Maltempo nel lametino, raggi x del terreno con georadar per cercare il piccolo ancora disperso Sonia Russo Ottobre 9, 2018 Detective Magazine Continuano le ricerche del piccolo Nicolò, disperso da venerdì scorso a causa del nubifragio che si è abbattuto sul lametino e che è costato la vita alla mamma, Stefania Signore di 30 anni, e al fratelli di sette. Da ieri pomeriggio alle ricerche si sono unite anche le squadre di geofisici specializzati del Cnr. “Siamo convinti – ha detto il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati – che il bimbo sia finito sotto la spessa coltre di detriti accumulatasi a causa del nubifragio. Faremo quindi ricerche nel sottosuolo tramite il georadar, effettuando dei veri e propri raggi x del terreno. Laddove troviamo delle anomalie si va a scavare”. “Si tratta, chiaramente – ha aggiunto Tansi – di ricerche molto complesse, ma non lasciamo nulla di intentato”. Sui luoghi della tragedia è giunto oggi anche il procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Curcio, che ha effettuato questa mattina un sopralluogo nell’area tra San Pietro Lametino e San Pietro a Maida. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme, nel frattempo, ha avviato un’indagine a carico di ignoti sulla tragedia, ipotizzando il reato di omicidio colposo plurimo. L’obiettivo è quello di accertare le cause della tragedia ed eventuali responsabilità. Condividi:Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) SEGNALAZIONI Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.